Il cuoio capelluto è l’area della cute su cui risiedono i capelli. Il compito principale del cuoio capelluto, costituito da pelle, è la protezione del cervello, non solo attraverso al produzione dei capelli, ma anche mediante la termoregolazione della temperatura su tutta la testa. In pratica il cuoio capelluto aiuta a filtrare i raggi del sole sulla testa, così come a limitare il più possibile la dispersione termica in ambienti freddi. Il cuoio capelluto è costituito da ben tre strati, attraversati da capillari che servono a trasportare il sangue e quindi il nutrimento necessario ai capelli.
La protezione e la lubrificazione del cuoio capelluto, così come dei capelli, è assicurata dalla presenza e produzione delle ghiandole sebacee (sebo) e le ghiandole sudoripare (sudore).
In poche parole, per usare un’analogia, il cuoio capelluto è un po’ come il terreno per le piante. Infatti come quest’ultime crescono e prosperano se ricevono un adeguato nutrimento dal terreno, così la salute dei capelli e la loro crescita dipende dalla buona condizione del cuoio capelluto e dal suo regolare funzionamento. Infatti il benessere dei capelli può essere minacciato da diverse problematiche, alterazioni, anomalie che possono interessare il cuoio capelluto.
Essendo costituito da pelle, il cuoio capelluto quindi è soggetto a differenti problemi nell’arco di vita di un individuo, alcuni più o meno gravi di altri. Individuare la specifica anomalia che colpisce il cuoio capelluto è fondamentale per intervenire nel modo più adeguato, arrivando alla risoluzione del problema.
Ecco in dettaglio le più comuni anomalie del cuoio capelluto:
Il prurito del cuoio capelluto è un sintomo fastidioso e che si manifesta principalmente con una sensazione di bruciore generalizzato su tutta la testa. Le cause di questo disturbo possono essere varie: forfora, dermatite seborroica, follicolite, tigna, ecc. Spesso il prurito insorge in concomitanza al dolore del cuoio capelluto. Il prurito è in ogni caso un’anomalia da non trascurare, in quanto è il segnale di un’insofferenza, un’infiammazione cutanea che può anticipare conseguenze più gravi, come la caduta dei capelli. Talvolta, addirittura, il prurito può anche accelerare il processo di perdita dei capelli;
La tricodonia è un disturbo molto diffuso e che si manifesta con un costante dolore e bruciore alla cute dei capelli. Le cause del dolore a cuoio capelluto sono svariate, le più frequenti sono:
Individuare quindi la causa principale della tricodonia o anche la concatenazione di più cause, è importante per riuscire ad intervenire e risolvere in maniera tempestiva il problema, evitando l’insorgere di un precoce diradamento dei capelli;
Il problema della cute secca (asteatosi) è molto comune e deriva ad un insufficiente apporto idro-lipidico (acqua e grassi). Infatti in mancanza di questi elementi, i capelli diventano secchi e disidratati. Se non è possibile eliminare la causa che determina questa problematica, è necessario intervenire con appositi trattamenti compensativi in grado di fornire, per via esterna, le sostanze utili a lubrificare adeguatamente cuoio capelluto e capelli;
La forfora (o pitiriasi) è forse tra i disturbi del cuoio capelluto più conosciuti e frequenti. Essa è il prodotto del processo fisiologico di desquamazione del cuoio capelluto. In una situazione normale si tratta quindi di un fenomeno che non desta nessun tipo di preoccupazione, ma in presenza di una disfunzione, l’equilibrio biologico del cuoio capelluto si altera. Di conseguenza la quantità di cellule espulse sotto forma di scaglie di forfora (grumi di cellule morte) aumenta in modo anomalo. In questo caso si produce un fenomeno di forfora patologica o di pitiriasi. Trattamenti localizzati, con l’impiego di prodotti delicati e mirati alle specifiche caratteristiche del cuoio capelluto in esame, possono contribuire se non ad eliminare del tutto il problema a ridurlo drasticamente;
La seborrea è un’anomalia del cuoio capelluto molto comune e che si verifica quando le ghiandole sebacee producono una quantità eccessiva di sebo (ipersecrezione sebacea). Il sebo in eccesso si accumula nei follicoli piliferi, nonché sul cuoio capelluto e sui capelli, generando problemi che vanno dalla cute oleosa e i capelli grassi, alla follicolite (infiammazione dei follicoli piliferi) e l’alopecia seborroica (caduta dei capelli). Nella maggioranza dei casi non è possibile risolvere definitivamente il problema, ma con trattamenti tricologici specifici, da ripetersi periodicamente nei casi più gravi, è possibile ridurre notevolmente l’anomalia;
La dermatite seborroica è un altro disturbo molto frequente del cuoio capelluto. Essa si sviluppa in relazione a una produzione di sebo di qualità e/o quantità inadeguate alla salute dei capelli. La dermatite seborroica, manifestandosi con sintomi come la desquamazione forforosa e arrossamento della cute, spesso è confusa con altre patologie come: forfora o psoriasi. Ma la dermatite non è altro che una reazione cutanea che segnala un problema di convivenza fra sebo e cute. Esclusi i casi di stretta competenza medica, la dermatite seborroica del cuoio capelluto può essere contrastata in modo efficace con trattamenti locali, solo in seguito ad un’accurata visita tricologica da parte di professionisti e in centri specializzati;
La psoriasi è una malattia della pelle che può colpire anche il cuoio capelluto. Essa si manifesta con la presenza di chiazze rossastre sulla pelle e squame di colore bianco-grigiastro. Nel caso specifico della psoriasi del cuoio capelluto, questa non determina la caduta dei capelli, ma può arrecare fastidi come ad esempio il prurito. La psoriasi è in generale un disturbo della cute di origine genetica e difficilmente curabile. Tuttavia è possibile limitare le sue manifestazioni sul cuoio capelluto adottando trattamenti specifici.